mercoledì 25 aprile 2012
Un'iconografia bizzarra per un bozzetto di Palma il Giovane
1. Jacopo Palma il Giovane, Dialogo con Afrodite. Venezia, collezione privata.
Misterioso e affascinante si potrebbe definire il piccolo bozzetto mitologico di Palma il Giovane che qui mi piace pubblicare (fig. 1), riemerso dopo secoli da una piccola casa d'aste della campagna inglese che lo ha sbrigativamente liquidato come il Giudizio di Paride. Non è però nozione per soli esperti di iconografia che nella raffigurazione di quella che fu la miccia che innescò la guerra di Troia, le figure femminili fossero tre e non due, come appaiono invece nel dipinto in esame.
A contendersi la mela d'oro su cui era scritto "alla più bella" furono infatti Era, Afrodite e Atena e Palma questo lo sapeva benissimo: difatti, in un vero Giudizio di Paride poi le dipingerà tutte tre, aggiungendo anche Ermes, al quale Zeus aveva affidato le dee perché le conducesse proprio al principe troiano, levandosi così dall'impaccio di doverne scegliere una inimicandosi inevitabilmente le altre due.
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