lunedì 9 aprile 2012

Piero Fornasetti - Franco Deboni

Piero Fornasetti con il suo lavoro è riuscito a realizzare un universo fantastico, popolato di oggetti che rispecchiano la sua grande creatività.
Nato a Milano nel 1913, fin da bambino dimostrò uno spiccato interesse per il disegno. Entrato giovanissimo all'Accademia di Brera, ne fu presto espulso per insubordinazione, in quanto mal sopportava il tipo di insegnamento che gli veniva impartito. Nel contempo, iscrivendosi alla Scuola superiore d'Arti applicate all'industria del Comune di Milano, ebbe i primi contatti con quello che sarebbe diventato il settore privilegiato delle sue future attività. Esordì in pubblico, come pittore, nel 1933, esponendo una serie di dipinti all'Università di Milano. La sua amicizia con il celebre architetto milanese Gio Ponti svolse un ruolo determinante nella sua carriera. Si conobbero nel 1933, in occasione della V Triennale, quando il giovane Fornasetti presentò una serie di foulard decorati con uno stile inconsueto: Ponti, che faceva parte della giuria della mostra, rimase profondamente colpito da queste opere: da quel momento ebbe inizio una collaborazione che continuò fino agli anni Sessanta. Gio Ponti progettava le forme dei mobili e degli arredi e Fornasetti li decorava attingendo ai suoi temi preferiti e utilizzando le tecniche di riproduzione che gli erano congeniali, eseguite a regola d'arte da artigiani di sua fiducia e sotto il suo diretto controllo. Un tipico esempio di questi lavori a quattro mani è rappresentato da un trumeau presentato alla IX Triennale nel 1951, decorato con motivi architettonici: quasi un volere richiamare alla memoria la stretta correlazione fra architettura e mobili, un tema che aveva sempre affascinato Fornasetti e spesso ricorrente anche in altre sue opere. Leggi tutto su Arte Ricerca

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