lunedì 8 dicembre 2014

Mattia Preti - di Giuliano Confalonieri

Soprannominato Cavaliere Calabrese (nato in provincia di Catanzaro nel 1613, morto a Malta nel 1699), Prèti soggiornò a Roma e Napoli dove subì l’influenza del Caravaggio e del Guercino. Considerato uno dei maggiori artisti dell’epoca, nella capitale ebbe notevoli conoscenze che lo insignirono dell’Ordine di Malta e lo immisero nella Congregazione dei Virtuosi del Pantheon. Leggi tutto su Arte Ricerca

venerdì 5 dicembre 2014

Gisèle Freund (Berlino, 1908 – Parigi, 2000) ritratto di Sidonie-Gabrielle Colette - testi di Matteo Gardonio Ducrocq

Gisèle Freund : ritratto di Sidonie-Gabrielle Colette. Forse la figura più eminente nel campo della fotografia al femminile in Europa nel XX secolo, Gisèle Freund, divenuta francese grazie al matrimonio contratto nel 1936, deve all’utilizzo pionieristico dell’Agfacolor una grande e meritata notorietà. Grazie ai suoi scatti, a partire dal 1938, vengono immortalati per la prima volta a colori artisti e scrittori di fama mondiale: Jean Cocteau, André Gide, James Joyce, Walter Benjamin, Henri Matisse, Virginia Woolf solo per citarne alcuni e con i quali la Freund si intrattiene cercando di carpire il loro mondo, non solo esteriore, attraverso anche i ‘tic’ che questi hanno con gli oggetti che li attornia, la lente di Joyce, le mani di Cocteau, la sigaretta della Woolf, ma attraverso lunghe conversazioni che questi ben volentieri dedicano alla fotografa. È un lavoro non dissimile da un ritrattista in pittura che non si limita a sedute fugaci ma cerca di ‘entrare’ nel mondo del ritrattato; in questo senso, rimane forse insuperato il rapporto che la Freund riesce ad instaurare con due figure tutt’altro che semplici e accostanti come Benjamin e Malraux. Durante la Seconda Guerra Mondiale si rifugia in Argentina facendo la conoscenza di Borges, Bioy Casares, Victoria Ocampo e altri. Nel 1946 rientra in Francia e nel 1948 firma per la Magnum. Nel 1950 è in Uruguay costretta a fuggire di nuovo dall’Argentina a causa di un reportage tutt’altro che tenero nei confronti della vita dissennata di Evita Peron. Sospettata di comunismo, è costretta a uscire dalla Magnum nel 1954. Leggi tutto su Arte Ricerca

giovedì 4 dicembre 2014

Davide Weber | ESSENZE di Parigi - Matteo Gardonio Ducrocq

Davide Weber | ESSENZE di Parigi “Questo giovanotto è un occhio” disse Ingres vedendo la disorientante mostra di Courbet a Parigi nel 1855. Un giovane pittore con lo sguardo d’un fotografo, capace di scegliere scene tratte dal quotidiano trasportandole in una dimensione sacrale. Con Davide Weber, che peraltro ha scelto anche Parigi, parliamo d’un fotografo con lo sguardo d’un pittore o meglio, d’un regista, che oggi potremmo pensare, a ragione, sinonimi. […] Non è facile raccontare una città da sempre raccontata. Eppure Weber riesce a trasferire a chi osserva un senso di naturale curiosità, voglia di esplorare quella città mai vista e dunque mai esistita, poiché mai raccontata. Crea, con quella serie, una nuova schiera di turisti consapevoli alla scoperta di Parigi: la Défense, la Bibliothèque Nationale “François Mitterrand”, mete di certo che non appaiono nelle banali guide turistiche ma che si delineano per chi vuole vivere, nel bene e nel male, quella magnetica dimensione urbanistica. E a Weber interessa proprio la dimensione del vivere.”