mercoledì 25 aprile 2012
IN VIAGGIO CON GLI ASBURGO - Massimiliano d'Asburgo viaggiatore - Rossella Fabiani
Carl Haase (?) Ritratto dell'arciduca Ferdinando Massimiliano. Metà del XIX secolo.
La volta del cielo del Sud si curvava sconfinatamene; i colori erano netti, dal cupo turchino dei monti lontani al luminoso rosa delle rocce chiare. Si dice che un mattino sulle Alpi sia lo spettacolo più bello della natura; io l'ho visto ed è veramente grandioso, ma non raggiunge la magnificenza e lo splendore del Sud, e le leggere nebbie in fondo alle valli non sostituiscono l'incanto del mare." Così Massimiliano descrive, l'8 settembre 1850, il suo primo giorno in terra greca: diciottenne egli intraprende un viaggio - il primo - a bordo della nave a vapore Vulkan con destinazione Grecia a Turchia. Si tratta di una vacanza premio che i genitori - gli arciduchi Francesco Carlo d'Asburgo e Sofia di Wittelsbach - concedono ai due figli minori, Massimiliano e Carlo Ludovico: una vacanza all'insegna dello svago ed alla scoperta di mondi ancora non conosciuti e di esperienze non provate. Questa avventura lascerà un segno indelebile nella vita dell'arciduca perché gli aprirà, da un Iato, la consapevolezza della navigazione e, dall'altro lato, la prova della scrittura cronachistica. Saranno i viaggi effettuati sulle onde e fissati sulla carta a costituire una preziosa testimonianza di un momento felice della sua vita, scandita dalla passione per il mare, per il vivere a contatto con esso, in sintonia con la natura. E come per il vero marinaio, anche per l'arciduca i mari sono divenuti la sua stessa patria, la nave è divenuta una parte di essa, i viaggi hanno rappresentato una continua esplorazione alla ricerca del conoscere.
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