martedì 24 aprile 2012

La Disputa di Paolo Veronese. Un'opera "singolare", una storia "singolare"

Paolo Veronese, Disputa di Gesù fra i dottori del Tempio. 1562 ca. Madrid, Museo Nacional del Prado. «Che resta ancora da dire di Paolo? Crediamo più di qualche cosa» scriveva, nell'ormai lontano 1962, Remigio Marini1 ed è singolare come, per molte opere del Caliari, ancora oggi, a oltre quarant'anni da quella annotazione, la risposta non possa che essere la stessa. Ne è chiaro esempio una tra le tele più rappresentative del Veronese che continua a presentare quesiti irrisolti dando nel contempo per acquisite notizie affatto verificate: definita da Pignatti2 «uno dei più difficili problemi della filologia paolesca» è la Disputa di Gesù fra i dottori del tempio del Museo del Prado3. Dipinta, come scriveva Venturi4, «in un'atmosfera trasparente verde-oro, in una mite luce d'acquario» la scena si presenta soffusa di grazia, ma non priva di maestà e decoro. L'atrio del tempio di Gerusalemme che, dalla collina orientale dominava la città, costituiva il gran luogo di convegno dei pagani che trattavano là i loro affari, dei Giudei che vi si recavano per attingere le più varie notizie o per ascoltare le dispute dei dottori della legge; Veronese lo trasforma in un sontuoso ambiente adorno di pilastri e statue. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

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