sabato 28 aprile 2012

La fotografia come documento del patrimonio

Nonostante la fotografia, dal greco photos (photos - luce) e dal suffisso graphos (graphos - scrivere), abbia fatto la sua comparsa solo a partire dal 1839, le origini del “procedimento di riproduzione delle immagini” sono più lontane e si basano oltre che sulla sensibilità che alcune sostanze sviluppano alla luce, sugli studi dei fenomeni ottici (camera oscura) già noti in modo teorico ad Aristotele, all’astronomo arabo Alhazen, a Ruggero Bacone e a Leonardo da Vinci che in uno scritto del 1490 riporta: “quando le immagini di oggetti illuminati entrano attraverso un forellino circolare in una camera oscura molto buia, se la ricevi su un foglio di carta bianca posto verticalmente nella camera ad una certa distanza dall’apertura, vedrai sulla carta stessa tutti quegli oggetti nelle loro forme e colori originali ma ridotti di dimensione e capovolti. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

Nessun commento:

Posta un commento