lunedì 13 febbraio 2012
Venini & C - Murano - Franco Deboni
La Venini & C., nasce nel 1925 dalla scissione della Cappellin-Venini & C.
Alla sua guida, in qualità di direttore artistico troviamo lo scultore Napoleone Martinuzzi. In un primo tempo segue l'impostazione data da Vittorio Zecchin, ma ben presto se ne distacca elaborando uno stile originale, direttamente collegato alla sua esperienza di scultore del Novecento, che lo porterà ad una fama più ampia nel campo vetrario.
Nel 1928 realizza i primi pezzi in vetro "pulegoso" materia resa quasi opaca dalla presenza di innumerevoli bolle d'aria ("puleghe") all'interno.
I modelli sono vasi in vetro spesso con anse a grosse costolature, piante grasse, cardi e piante immaginarie.
Alla Quadriennale di Roma del 1931, Venini presenta una serie di piante di dimensioni eccezionali molto apprezzate dal capo del regime.
La collaborazione fra Martinuzzi e Venini ha termine nel 1932, quando il primo decide di aprire una propria fornace con l'ingegnere Francesco Zecchin.
Alla fine degli anni '20, Franco Venini, fratello di Paolo, uscito dalla Bocconi, entra in fabbrica e acquisisce una quota della società, occupandosi principalmente del settore chimico, dedicandosi a ricerche nel campo dei colori. Suo è il "ricettario" della Venini, insieme di formule che permettono alla vetreria di avere a disposizione colori di grande qualità, differenti da tutti quelli usati a Murano e invano imitati dalla concorrenza.
Ancora oggi la gamma cromatica, con minime variazioni dovute al passaggio dalla legna al gas metano, per la fusione del vetro, si basa su quei risultati.
Franco Venini muore prematuramente nel 1948, stroncato da un male causato, probabilmente, da un prolungato contatto con sostanze tossiche.
Per un certo periodo collabora con la vetreria l'architetto Tommaso Buzzi, nascono così nel 1932 i vetri "laguna" di colore rosa spruzzato cloro, nel 1932 i vetri "alga" di colore verde spruzzato d'oro e altri di chiara ispirazione novecentista, come la "Coppa delle mani".
Nel 1932 inizia a lavorare per la Venini & C. Carlo Scarpa che, negli anni a venire, realizzerà la maggior parte dei modelli prodotti. A volte collabora in qualità di designer Paolo Venini, rendendo così difficoltosa l'esatta attribuzione delle singole linee. Su Domus vengono presentate le nuove produzioni, spesso in concomitanza con importanti mostre o esposizioni, stabilendo così, con una certa esattezza, la cronologia dei pezzi.
Nel 1934 produce vetri a mezza "filigrana", i primi "sommersi" e i vetri "diamante", così definiti dalla rifrazione della luce provocata dalle doppie costolature della superficie.
Nel 1936 esegue vasi in paste vitree che riprendono i motivi delle ceramiche cinesi....
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