martedì 7 febbraio 2012
Isola d'Istria (sec. XI -XIII) - Giuseppe Franceschin
Isola d'Istria è una cittadina della Slovenia situata sulla costa, tra Capodistria e Pirano. Il centro storico è caratterizzato da strette calli in salita che trovano respiro nella piazzetta del duomo dei santi Mauro e Donato. Il nome deriva dal fatto che il luogo era effettivamente un'isola: caratteristica venuta a mancare nel primo '800 con la colmata del corso d'acqua che la separava dalla terraferma.
Un tempo, Isola contava un paio di conventi e una dozzina di chiese. Attualmente se ne contano cinque, tra le quali l'antica battesimale di S. Maria.
In epoca romana, Isola era chiamata Allieto ed era nota per il suo porto. Durante le invasioni barbariche fu uno dei rifugi per gli aquileiesi in fuga (1).
Isola compare, per la prima volta nel 972, come luogo infeudato dall'imperatore Ottone I a Vitale Candiano, fratello del doge di Venezia. Successivamente (976) fu feudo del patriarca Rodoaldo e, come tale, confermato dall'imperatore Ottone II (2). Con l'atto di donazione del patriarca Popone del 1036, divenne uno dei possessi feudali del monastero delle benedettine di Aquileia:
(...) et in comitatu Histriensi in loco qui vocatur Insula cum placitis et suffragiis et omnibus angariis publicis ad praedictam ecclesiam Sanctae Mariae pertinentibus (3).
Le precisazioni contenute nel diploma poponiano non lasciano dubbi sul carattere feudale del possesso di Isola. Tale rapporto risulta inoltre da un documento del 1165 con il quale l'abbadessa Williberga col suo vicedomino, concede agli Isolani di trasferire l'abitato sul monte Albuciano, a condizione che resti assicurato da parte loro il censo di 100 orne di vino e mantenuto il diritto, l'onore e la giustizia. Il monastero da parte sua promette, aiuto, consiglio e difesa della proprietà sia in Isola come sul monte Albuciano.
Una decina d'anni dopo, nella conferma del papa Alessandro III di data 27.4.1174, oltre ai censi e diritti feudali originari, risultano aggiunte, la cappella di S. Pietro di Isola con le sue decime e le decime già spettanti al vescovado di Capodistria.
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