lunedì 6 febbraio 2012
COSTRUTTIVISMO - La Sala Costruttivista di Augusto Černigoj
***Sala Costruttivista, Trieste 1927 (ricostruzione Piero Conestabo, 1991)***
Il ruolo che Černigoj svolse, nella sua instancabile attività di promotore, sempre pronto a sottolineare l'internazionalismo piuttosto che il regionalismo, consentì agli artisti jugoslavi e triestini di essere partecipi delle attività svolte dai grandi movimenti d'avanguardia, nell'Europa centrale e orientale, a cavallo tra le due guerre.
Negli anni Venti, Augusto Černigoj si reca a Monaco di Baviera, dove studia con Guntal-Becher, poi, al Bauhaus di Weimar è allievo di Gropius, Kandinskij e Moholy-Nagy.
***A. Černigoj, Autoritratto, 1924. Galleria Černigoj, Lipizza***
E' in questi ambienti che Cernigoj entra in contatto con le Avanguardie e con il Costruttivismo russo. Sarà proprio Moholy-Nagy il diretto contatto tra l'artista e questo movimento, a cui egli aderirà con totale convinzione.
Completati gli studi, Černigoj si stabilisce a Lubiana, ottenendo cattedra presso la Scuola Tecnica Secondaria (1923-1925).
Frequenta Srecko Kosovel, poeta sloveno con il quale realizzerà nel 1924 (15-25 agosto), una prima mostra costruttivista, in cui presenta "Counter Relief", mostrando una chiara deferenza alle opere di Tatlin.
Per la mostra crea i modelli "Wien KOLIN" e "KLINIKA" progettati come una sintesi di elementi architettonici. Riprodotti nel 1978, oggi sono visibili nel museo Černigoj di Lipica.
Nel 1925, sempre a Lubiana, allestisce al Padiglione Jakopic un'altra mostra - a scopo didattico - con una rappresentazione delle varie tendenze artistiche, per giungere alle teorie costruttiviste. A Trieste, nello stesso anno fonda in sodalizio con Emilio Dolfi e Giorgio Carmelich la "Scuola di Attività Moderna".
Sempre nello stesso 1925 fonda il "Gruppo Costruttivista Triestino", a cui aderirono Edvard Stepancic, Ivan Poliak, Zorko Lah, Ivan Vlah e Thea Cernigoj.
Il Gruppo, nel 1927, presenta la "Sala Costruttivista", ispirata al Prounenraum, esposto da El Lissitzy alla "Grosse Kunstasstellung di Berlino" (1923). La mostra si tiene all'interno della "Prima Esposizione del Sindacato di Belle Arti" (già Circolo Artistico di Trieste), al Padiglione del Giardino Pubblico di Trieste (una ricostruzione della "Sala costruttivista", verrà realizzata nel '91 in occasione della mostra "Il mito sottile", presso il Museo Revoltella di Trieste.
Alla realizzazione, nel '27, collaborano Giorgio Carmelich, Edoardo Stepancich e Giuseppe Vlah - il manifesto del movimento è firmato dallo stesso Cernigoj.
Tratto da "Augusto Cernigoj e il Costruttivismo"
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