sabato 5 maggio 2012
Leonor Fini (Buenos Aires 1908 - Parigi 1996)
Ho sempre pensato che il lembo di terra più adatto a raccogliere le spoglia di Leonor Fini avrebbe potuto essere la Recoleta di Buenos Aires anziché uno dei decorosi cimiteri parigini di Pére Lachaise o Montmartre o Montparnasse? In fondo non so dov’è sia stata sepolta.
Perché proprio la Recoleta dove tra i ricchi faccendieri argentini e i militari è sepolta anche Evita Peron?
Perché questo camposanto è molto argentino, ed è una sorta di misurato teatro a cielo aperto, nel teatro della città. E ci sono labirinti di stretti corridoi affiancati da sepolcri e da monumenti.
Nelle tombe di famiglia, talvolta semiaperte, ossa e teschi che fanno bella mostra di sé. Vetri rotti, mazzi enormi di fiori secchi e pizzi ingialliti completano le macabre prospettive. Tutto ciò sarebbe piaciuto all’artista, avrebbe ispirato la sua anima.
Inoltre, di lì a presso, distanti un niente dal memorabile, imponente cancello di ferro battuto della Recoleta, si possono trovare negozi di ogni tipo, discoteche, lussuosi alberghi, ristoranti e caffè di buona frequentazione..
Si possono anche incontrare gli esponenti più rappresentativi di tutti i vizi capitali. E ci sono i gatti e i cani che nei giorni di mercato respirano fumi di mariujana. Anche questo sarebbe piaciuto a Leonor.
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