sabato 29 dicembre 2012

JULIUS EVOLA - GIULIO CESARE EVOLA - Giorgio Catania

Giulio Cesare Andrea Evola, meglio conosciuto come Julius Evola, nasce a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo Evola e Concetta Mangiapane, cattolica famiglia siciliana di nobile ascendenza spagnola. Personalità poliedrica nel panorama culturale italiano del Novecento, è stato un filosofo, pittore, poeta, scrittore ed esoterista. Fin dall'adolescenza sviluppa un vivo interesse per l’arte e la letteratura, trascorre molto del suo tempo in biblioteca e si appassiona all'opera di Nietzsche, Michelstädter, Weininger e Stirner (Johann Kaspar Schmidt), convinto sostenitore di posizioni antistataliste, ateiste e anarchiche. Evola ne svilupperà un pensiero di rivolta contro il mondo borghese e il suo radicato conformismo, in favore di una morale aristocratica che trae spunto dai valori dell’essere - rifiuta la laurea in Ingegneria come punto d’orgoglio: “Divido il mondo in due categorie: la nobiltà e coloro che hanno una laurea”. Amplia i suoi orizzonti del pensiero e dell’arte d’avanguardia, conosce Giovanni Papini, fondatore con Ardengo Soffici della rivista Lacerba - si addentra nello studio delle filosofie orientali (buddiste, induiste e cinesi), ne vaglia gli aspetti filologici, mitologici, magici ed esoterici. Filosofo giovanissimo, nei suoi scritti tratterà argomenti che spazieranno dalla spiritualità buddhista ed induista, alla simbologia alchemica, alla sessualità. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

“ARCA RUSSA” - ESPERIMENTO AL MUSEO RUSSO ERMITAGE - Giuliano Confalonieri

Nel 2002 il grandioso Museo dell’Ermitage (grande o vecchio E. piccolo E. nuovo E. teatro E. e Palazzo d’Inverno) a San Pietroburgo è stato oggetto di uno dei rari esperimenti cinematografici, l’uso del Piano Sequenza. Quando i cinematografari usavano la pellicola non sarebbe stato possibile realizzare questo splendido documentario perché i rulli delle riprese avrebbero dovuto essere attaccati con relative interruzioni nel fluire delle immagini per il necessario montaggio. Con l’introduzione del digitale e della steadycam il documentario sul Museo è durato novantasei minuti senza giunte, interruzioni e quindi senza il classico passaggio alla moviola del cinema tradizionale. La complicazione è dovuta alla preparazione del percorso, all’illuminazione, al movimento sincronizzato degli attori e quindi alla totale mancanza di ostacoli durante la ripresa. Usando una videocamera ad alta definizione il regista Alexandr Sokurov (operatore Tilman Büttner) ha percorso 1.300 metri di oltre 30 set predisposti con l’illuminazione appropriata dopo avere studiato attentamente, con prove assidue, gli ambienti, gli interventi musicali, i numerosi assistenti per un lavoro continuativo di poco più di un’ora e mezza. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

MICHELANGELO BUONARROTI - Giuliano Confalonieri

Michelangelo Buonarroti (Caprese 1475/Roma 1564) scultore, pittore, architetto e poeta. Mostrando inclinazioni artistiche, ottenne dalla famiglia il permesso per andare a lavorare nella bottega del pittore Bigordi detto Ghirlandaio, con un contratto d’apprendistato di tre anni. Le sue prime prove attirarono l’attenzione di Lorenzo il Magnifico che lo ospitò, offrendogli così la possibilità di frequentare artisti della cerchia medicea, assimilando conseguentemente le loro dottrine (i primi disegni rilevati dagli affreschi di Giotto e Masaccio ed i bassorilievi della Madonna della Scala e della Battaglia dei Centauri, scolpiti fra il 1490 e il 1492, hanno già una loro valenza). La morte di Lorenzo e la predicazione del Savonarola, lo costrinsero però a fuggire da Firenze per sistemarsi a Bologna dove scolpì per l’Arca di San Domenico alcune figure sacre. A Roma si affermò come uno dei maggiori artisti dell’epoca per il virtuosismo tecnico, la conoscenza approfondita dell’anatomia, il dinamismo delle composizioni e la caratterizzazione dei personaggi. Nacquero così capolavori come il gruppo marmoreo della Pietà in Vaticano e il David a Firenze. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

TRE ECCENTRICI ARTISTI: Gaudì - Dalì - Picasso

Gaudì y Cornet Antoni (1852/1928). Architetto spagnolo discendente da una famiglia di artigiani (il padre ramaiolo). Poco interessato allo stile ufficiale – avvinto comunque da materie come filosofia ed estetica – approfondì l’arte gotica medievale intuendo in essa la presenza della tradizione popolare spagnola. Protetto dal conte Guell, un colto e ricchissimo industriale, Gaudì costruì le sue opere sperimentando spazi con decorazioni e materiali vari in collaborazione con gli artigiani locali: grotte, fontane, parapetti di materiali grezzi incrostati di porcellane e vetri policromi stravolgendo con la decorazione ogni schema tradizionale. La Casa Mila, detta la Pedrera (1905/10) a cinque piani ha le facciate e gli interni realizzati con assoluta libertà. Dalì Salvador Felipe Jacinto (1904/1989), pittore spagnolo che frequentò la scuola di Belle Arti a Madrid – incontrò per un certo periodo anche F. Garcia Lorca e L. Bunūel – approfondendo lo stile personale che lo contraddistingue tra metafisica, futurismo e cubismo. Nel 1928, a Parigi, conobbe Picasso e Miró che lo fecero aderire al surrealismo, una pittura fondata su un'intensa concentrazione di immagini legate a ossessioni. Picasso Pablo (1881/1973) pittore e scultore spagnolo. Nato da una famiglia andalusa (il padre insegnava alla Scuola d'Arte e Mestieri), si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Barcellona. Dal 1904 si trasferì in Francia e aprì uno studio nell’ambiente di poeti ed intellettuali. Divenne uno dei maggiori animatori della cultura internazionale parigina. La sua pittura, aveva già raccolto importanti risultati; infatti le opere conosciute come «periodo blu», sono attraversate da suggestioni dovute al passaggio tra Ottocento e Novecento. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

L'ARTE DEL TEMPO - MERIDIANE E CAMPANE - Giuliano Confalonieri

Un collegamento tradizionale tra i paesi sono state le meridiane che, come le ore battute dai campanili, hanno permesso ai nostri antenati di scandire il tempo astronomico per uniformare le loro attività. Uno dei segni distintivi d’antiche tradizioni è dunque in grado di farsi leggere anche dalla gente d’oggi con l’ombra dello ‘gnomone’ (l’estremità dello stilo). Impiegate fino al Seicento e successivamente usate per controllare gli orologi meccanici ancora imprecisi, hanno lasciato vistose tracce. La maggior parte dei quadranti sulle pareti di chiese o palazzi sono ormai deteriorati e quindi inutili anche come decorazione ma molti altri, preservati o restaurati, danno ancora al passante la sensazione del tempo lento, misurato sul movimento degli astri e non su quello nevrotico dei nostri tempi: alcune meriterebbero il restauro perché costituiscono un interessante patrimonio da conservare per motivi culturali e turistici. Solitamente le meridiane sono di tipo verticale, disegnate sulle pareti, e indicano l’ora astronomica del tempo locale; la loro impostazione richiede calcoli matematici e una grande abilità (gli Arabi raggiunsero un alto grado di precisione tecnica in questo campo) per i mutamenti stagionali in base alla posizione. Alcune sono esteticamente molto belle, con risultati cromatici e figurativi che ripercorrono la loro storia e quella degli uomini. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO

Pinturicchio & Tintoretto - Giuliano Confalonieri

I due soprannomi potrebbero rientrare nella serie dei personaggi della Commedia dell’Arte o delle maschere goldoniane. Il pittore Bernardino di Bette, detto Pinturicchio (Perugia 1454/Siena 1513, un appellativo che richiama per assonanza l’altro pittore/scultore Francesco Primaticcio, detto il Bologna, 1504/1570) collaborò con il Perugino alla decorazione della Cappella Sistina. Divenuto indipendente dal maestro, lavorò a Perugia, Spoleto e Orvieto. A Roma decorò il Palazzo della Rovere, le Cappelle Bufalini, San Gerolamo e Santa Caterina. L'opera più impegnativa del periodo romano è l’appartamento Borgia, completata come tutte le altre, con la collaborazione di numerosi assistenti. Del 1497 sono gli affreschi della Cappella Eroe nel Duomo di Spoleto. Nel 1501 fu nominato Priore di Perugia; due anni dopo realizzò L'incoronazione della Vergine, opera conservata nella Pinacoteca Vaticana. Nel 1506 si stabilì definitivamente a Siena realizzando nella Libreria Piccolomini le Storie di Pio II usufruendo dei disegni di Raffaello Sanzio (1483/1520). La critica lo giudica un pittore piacevole, dotato di uno spiccato senso decorativo e di facile vena narrativa, nel quale convivono la facilità espositiva e l’aggraziata capacità ornamentale. Leggi l'articolo completo su Arte Ricerca

Antonio Canova: Amore e Psiche giacenti - Giuliano Confalonieri

Uno dei capolavori dello scultore trevigiano lascia attoniti per la bellezza raffinata dei corpi – pur nell’evidenza dell’atto passionale – e per l’equilibrio delle masse marmoree. Canova Antonio (Treviso 1757/Venezia 1822), figlio di uno scalpellino, acquisì le prime nozioni a Venezia frequentando l’Accademia. Trasferitosi a Roma, entrò in contatto con l’ambiente internazionale. Nei monumenti funebri esplicita lo stacco tra vita e morte, tra il contingente e l’eterno. Le opere più ammirate fin dall’inizio furono quelle a soggetto mitologico: Amore e Psiche, Venere e Adone, gruppi e figure di raffinata eleganza. L’epoca napoleonica segnò il culmine della fama dell’artista, poiché gli furono commissionate busti e statue, tra le quali quella del Bonaparte in nudità eroica e quella di Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice: la morbidezza del modellato e il riferimento ai sarcofaghi antichi e alle Veneri di Tiziano si fondono in un perfetto equilibrio di «bell’ideale» e «bello di natura». Il prestigio e la fama raggiunti consentirono allo scultore, nella veste di diplomatico della cultura, di ottenere, dopo la caduta di Napoleone, la restituzione all’Italia delle opere d’arte trafugate in Francia. Leggi l'articolo completo su Arte Ricerca

lunedì 17 dicembre 2012

ARTE - ARTE RICERCA

Arte Ricerca nasce con la finalità di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano. Il portale, no-profit, raccoglie e divulga tematiche inerenti la pittura, la scultura, la grafica, l’incisione, la ceramica, il vetro artistico, la fotografia, ecc.., propone biografie di artisti, testi, pubblicazioni, edizioni audiovisive e multimediali. Pubblica studi e ricerche sulle opere e sugli artisti italiani e stranieri di tutti i periodi storici. Oltre ad essere uno strumento di indagine, offre spazi a studenti, docenti e appassionati, dove pubblicare estratti da tesi, biografie, ricerche ed articoli, sempre inerenti l’Arte, senza alcun costo. CONSULTA ON-LINE

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