martedì 8 maggio 2012
Il "telero" per il duomo di Pola e altre opere di Pietro della Vecchia
Pietro della Vecchia, Jefte e la figlia. Collezione privata.
Un piccolo, aureo volume della sezione istriana della biblioteca Malabotta di Trieste, menziona la presenza a Pola di un lavoro di un importante pittore del Seicento veneziano: all’interno della sala XII del cittadino Regio Museo dell’Istria “la grande tela sulla parete di destra è opera di Pietro Muttoni, detto il Vecchia (sec. XVII). Il dipinto vuol ricordare la cacciata da Pola del vescovo Vergerio, eretico, morto nel 1548. Venne commesso al Vecchia dal vescovo di Pola Alvise Marcello, raffigurato nel dipinto stesso (il vescovo Marcello morì a Roma nel 1651). Al centro, sullo sfondo, è una chiesa a croce greca con facciata ornata da quattro semicolonne ioniche, sormontata da cupola, fiancheggiata da due campanili e con statue nel fastigio. Da destra si svolge una processione, dirigentesi verso il portale della chiesa, di cui i battenti vengono dischiusi da quattro angeli. Verso l’estremità destra le figure ingrandiscono fino al naturale. Domina la figura del vescovo Marcello. Sulla sinistra una turba in fuga, fra cui si notano figure di preti e quella di un vescovo. Anche da questo lato due grandi figure al vero in primo piano. Una di esse, rappresentante l’Eresia, mostra un uomo in atto di fuggire, in uno scorcio diagonale di buon effetto. Al centro, in basso, lo Spirito Santo. La pittura è tutta eseguita di tocco con risalti chiari su sfondo scuro. La grande tela si trovava nel presbiterio del Duomo di Pola. Salvata dall’incendio del 1923, venne restaurata nel 1929”.
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