mercoledì 18 marzo 2015

Giulio Carpioni - Il supplizio di Marsia - Dario Succi.

Il supplizio di Marsia. Olio su tela, 81 x 106 cm. Collezione privata. Il tema del supplizio di Marsia deriva iconograficamente da una statua ellenistica, conservata a Roma nei Musei Capitolini e spesso copiata durante il periodo rinascimentale, raffigurante il satiro con i piedi legati ad un albero in atto di essere scorticato. Marsia era un suonatore di flauto, lo strumento inventato da Minerva su cui gravava la maledizione della dea: Apollo, irritatosi per l'orgogliosa abilità musicale del satiro, lo sfidò in una gara — flauto contro cetra — il cui vincitore avrebbe potuto infliggere al perdente qualunque punizione. La giuria, formata dalle Muse, decretò la vittoria di Apollo che, dopo aver legato Marsia ad un pino, lo scorticò vivo. Il mirabile dipinto va annoverato tra i capolavori che Giulio Carpioni eseguì negli anni sessanta nel momento culminante del percorso artistico, quando seppe sapientemente modulare, nella disposizione delle figure classicamente atteggiate in composizioni complesse e turgide, il gioco alterno di ombre e di luci. " LEGGI TUTTO SU ARTE RICERCA

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