lunedì 2 gennaio 2012
La kettuba e il rituale delle nozze ebraiche
Da secoli il rituale delle nozze ebraiche ha tutelato la sposa con un contratto, la kettuba: decorata già nel Medioevo, è divenuta un oggetto di collezione e di mercato. Sempre più richiesta e introvabile. Antiquari e collezionisti ne vanno pazzi. In ebraico si chiama "kettuba", letteralmente, "ciò che è scritto". Non si tratta questa volta di un prezioso e raffinato oggetto di argenteria di cui è ormai pieno il mercato, né tanto meno di una lampada shabbatica o di un piatto pasquale finemente decorato a mano. È semplicemente un manoscritto, a prima vista senza particolari significati. Un detto rabbinico afferma: "La differenza fra una moglie e una concubina è una sola, la prima ha la kettuba, la seconda no". È chiaro quindi che si allude alla vita familiare, a mogli e non a concubine. Ci si riferisce precisamente a un contratto matrimoniale inteso a proteggere finanziariamente la moglie, in caso di abbandono del tetto coniugale o divorzio da parte del consorte. Potrebbe sembrare una nuova iniziativa del governo israeliano per incentivare il matrimonio tra ebrei, ma in realtà non è così.... continua su (ARTE RICERCA)
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