lunedì 30 gennaio 2012
La Bambola nel corso dei secoli - Franco Borga
Non è possibile stabilire quando, nella storia dell'uomo, la bambola abbia incominciato ad essere oggetto di trastullo per i bambini. Ne è stato trovato, infatti, un esemplare con testa lignea e corpo di stoffa, anche in una tomba dell'antico Egitto, presso il sarcofago di una fanciulla.
Tale reperto aveva fatto pensare, in un primo tempo, ad un idolo adorato dalla giovinetta nella sua vita terrena o ad un talismano da lei posseduto. Attenti studi, però, hanno potuto stabilire in seguito che mentre gl'idoli e i talismani appartenuti al defunto venivano inseriti tra le bende dell'imbalsamazione, perché continuassero a proteggerne il corpo, tutti gli oggetti che erano stati a lui cari (compresi gli utensili di lavoro, se si trattava di un adulto) venivano collocati nella stanza funeraria, presso il sarcofago, affinché lo spirito del trapassato potesse continuare a servirsene anche nell'oltretomba fino alla sua rincarnazione.
Pure in Grecia, in alcune tombe risalenti al V secolo a. C., sono stati rinvenuti pupazzetti in terracotta, qualcuno dei quali rozzamente articolato. Nella Roma precristiana la bambola, trastullo della fanciullezza, assumeva un ruolo importante per le ragazze che si sposavano: alla vigilia delle nozze, con un particolare rito, essa veniva dedicata ad una dea, a propiziarsela, dato che il matrimonio, nel segnare la cessazione del tempo dei balocchi, conferiva precipui compiti di responsabilità. Dalle antiche tombe romane gli scavi hanno riportato alla luce bambole di legno, di osso e di avorio. (Leggi tutto l'articolo su Arte Ricerca)
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