lunedì 2 gennaio 2012
Cornelius, Overbeck e la controrivoluzione dei "nazareni" Alessandra Doratti
Nel 1809 a Vienna sotto il nome di Lukasbund si riunì un gruppo di giovani artisti il cui intento era di rinnovare l'arte, che, a stare ai loro convincimenti, era del tutto decaduta in Germania e si era estraniata dalla nazione. Premessa necessaria era una riflessione sull'essenza dell'arte che essi credettero di poter affermare ponendosi il problema di quale fosse la sua originaria destinazione. In maniera quanto mai tipica nel pensiero romantico, l'esame della storia prese così il posto della speculazione filosofica o estetica. Come per Frederich Schlegel, fu ferma convinzione dei Lukasbrüder che religione e nazione fossero gli originari pilastri di sostegno dell'arte e che questa non poteva essere separata da essi senza venir perduta. Per i Lukasbrüder la destinazione originaria e perciò connaturata dell'essenza stessa dell'arte venne ravvisata nel compito di servire alla vita religiosa e alla vita civile. Una delle aspirazioni centrali dei nazareni (tale fu il nome che prese a Roma il movimento artistico viennese) fu quella di adoperarsi per ricondurre l'arte al suo antico condizionamento... continua su (Arte Ricerca)
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