lunedì 16 gennaio 2012

I Vetri di Carlo Scarpa - Franco Deboni

Il primo approccio di Carlo Scarpa con l'arte vetraria, avviene in anni giovanili, mentre ancora frequenta l'Accademia di Belle Arti di Venezia. È infatti nel 1927, all'età di 21 anni, che egli inizia la sua collaborazione presso le fornaci della ditta Maestri Vetrai Muranesi Cappellin & C. Questa vetreria, sorta nel 1925 dalla scissione della Cappellin-Venini & C. era condotta con particolare sensibilità dall'ex antiquario veneziano Giacomo Cappellin. Sotto la guida di quest'ultimo, Carlo Scarpa trova terreno fertile per poter sperimentare nuove orme e colori, ottenendo risultati estremamente raffinati per gli abbinamenti cromatici e la perfetta esecuzione. Già alla Mostra Internazionale di Arti Decorative di Monza del 1927 vengono presentati una serie di vasi in vetro lattimo con inclusioni metalliche, ed altri in vetro lievemente colorato, di estrema leggerezza e semplicità. Carlo Scarpa non si limita a disegnare nuove forme per la produzione, ma collabora anche per la costruzione di alcuni edifici industriali, segue i lavori di ristrutturazione di Palazzo Da Mula a Murano, divenuto sede della Cappellin e si distingue particolarmente per l'allestimento di alcuni stand per grandi mostre, tra cui va ricordato quello eseguito in occasione della Esposizione di Parigi del 1930. "Leggi l'articolo completo su Arte Ricerca"

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