domenica 15 febbraio 2015

Giuseppe Sacheri (Genova 1863 – Pianfei 1950). Testi di Flavio Bonardo

La montagna e il mare sono da sempre per l’uomo, percorsi di sfide. Salire su di una vetta (inviolata oppure no) superare una parete di sesto grado superiore, compiere una traversata in solitaria sfidando venti e onde, attraversare a nuoto un infido tratto di mare, procura a chi si cimenta una scarica di adrenalina difficilmente quantificabile. La compianta Monica Vitti scrisse: “Con il mare ho un rapporto travolgente, quando lo vedo muoversi, impazzire, calmarsi, cambiare colore, rotta, è il mio amante”. Per Giuseppe Sacheri si può veramente affermare che il mare per Lui fu un amante, inseguito a lungo per i porti di mezza Europa e col quale ha avuto relazioni a volte impetuose a volte tenere e dolcissime. Leggi tutto su "ARTE RICERCA"

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