Luigi Fontana & C. SA
e la nascita di Fontana Arte
Nel 1881 nasce a Milano una società il cui scopo è la commercializzazione e la lavorazione del vetro in lastre: la «Luigi Fontana e Compagni», con sede in via Rosolino Pilo 17.
Ne è fondatore un ventisettenne milanese, Luigi Fontana, figlio della buona borghesia milanese che aveva con vinto un gruppo di amici, tutti aristocratici, banchieri, professionisti o rentiers, appartenenti alla Milano bene di allora a partecipare a questa avventura finanziaria assolutamente nuova per i tempi.
Durante i suoi numerosi viaggi all'estero si era reso conto delle grandi potenzialità offerte a questo settore dal grande incremento che stava avendo in quei tempi l'architettura e la decorazione, specialmente sulla scia delle grandi esposizioni universali, dove per la prima volta veniva fatto largo uso di vetro in lastre nell'edilizia, specie per la costruzione di grandi padiglioni, ma anche per caratterizzare gli arredi, sfruttando nuove tecniche di la/ vorazione. In realtà nessuno dei soci era esperto del settore, ma l'entusiasmo e la lungimiranza di Luigi Fonta na fecero sì che la scelta risultasse vincente.
In pochi anni la ditta si sviluppò enormemente, puntando non solo sulla vendita delle lastre di vetro, ma spes cialmente su quelle che erano chiamate le «seconde lavorazioni», in particolare: taglio, molatura, argentatura, decorazione, legatura, tutte operazioni che precedentemente venivano per lo più effettuate all'estero, mancando in Italia ditte specializzate in tal senso.
Un'architettura in piena espansione, soprattutto nelle grandi città, fece sì che la Fontana si espandesse rapida mente, in un regime di semi monopolio del settore, e anche il tentativo di un'altra ditta, la Tenca & C., di en/ trare in concorrenza, pur con mezzi maggiori, finì rapidamente con l'annessione di quest'ultima, nel 1897, e con la fondazione della «Luigi Fontana & C. Soc. Acc. Semplice», che riprese la sua posizione di leader assoluto, vendendo liberamente i suoi prodotti in tutta Italia.
Per quanto concerne l'approvvigionamento della materia prima, le lastre di vetro, per lunghi anni la Fontana dipese interamente dall'estero, in quanto le ditte produttrici si trovavano tutte in Francia, Belgio e Inghilterra: fu soltanto nel 1893 che la Saint'Gobain aprì uno stabilimento di produzione a Pisa, dove la Fontana potè comin/ ciare a rifornirsi con maggiore facilità rispetto ai fornitori esteri.
Le dimensioni della Fontana crebbero con incredibile velocità, sia per la grande richiesta del mercato, sia per l'efficienza e la maestria con cui venivano eseguiti i suoi prodotti. Nel 1906 essa partecipò alla Fiera internazio' nale di Milano, con un padiglione, a dir poco, faraonico, che ebbe l'onore di essere visitato dai sovrani d'Italia, come ebbe modo di immortalare con grande risalto la stampa dell'epoca.
Gli obbiettivi finali della Fontana non furono comunque soltanto di natura commerciale, finalizzata al sempli/ ce guadagno, ma già all'inizio del secolo xx furono molto attenti a quelle che erano le nuove tendenze nel camp po dell'architettura e della decorazione, seguendo i dettami di quel movimento che in Italia prese il nome di stile Liberty e che, come attestano i suoi cataloghi dell'epoca, trovarono applicazione nelle vetrate policrome, le inse/ gne pubblicitarie, i vetri smaltati, gli specchi molati e decorati, persino i mobili con molte parti vitree, le vetrine dai grandi vetri curvati, rappresentando per l'Italia un fatto assolutamente nuovo e inaspettato, di grande impat' to sul pubblico, e se vogliamo quasi un presagio, o per meglio dire un'anticipazione, di quella vocazione artisti' ca, legata alle arti applicate, che anni dopo avrebbe trovato la sua massima espressione nella Fontana Arte.
Franco Deboni
Copyright Allemandi & C
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