lunedì 28 gennaio 2013

FONTANA ARTE

Fontana Arte rappresenta un unicum nel panorama delle Arti Applicate del XX° secolo, non solo in Italia, ma nel mondo.
Al successo, contribuirono gli innumerevoli articoli che gli vennero dedicati dalle maggiori testate specialistiche, in particolare le riviste «Domus» e «Stile» sulle cui pagine Ponti fu prodigo di articoli e citazioni, e la costante presenza nelle più importanti manifestazioni di settore quali la Biennale d'arte di Venezia e l'Esposizione internazionale delle arti decorative di Monza, nel frattempo trasferitasi a Milano e diventata la Triennale, a cui si affiancarono grandi esposizioni a Parigi, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, non ultime le esposizioni di Stoccolma e Göteborg, che si tennero a conflitto appena iniziato. Vennero aperti i due punti vendita di Milano e Roma in posizioni strategiche di grande impatto, via Montenapoleone e via Condotti, perfette vetrine per pubblicizzare mobili, lampade, sculture, complementi d'arredo tra i più belli che fosse dato di vedere, e assieme a essi numerosi concessionari, scelti accuratamente tra le più prestigiose rivendite di mobili, non solo nelle principali città italiane, ma anche all'estero. Non mancarono, all'interno delle produzioni, le collaborazioni mirate con giovani artisti emergenti, come, ad esempio, lo scultore Giacomo Manzù, che in collaborazione con Chiesa e con l'incisore Erwin Walter Burger, creò delle straordinarie figure, scolpite da blocchi di cristallo grezzo, oppure il giovane artista rumeno Saul Steinberg, che disegnò per Fontana delicati decori per mobili, lampade, e un grande paravento bianconero per Chiesa, citato da Ponti come esempio straordinario. Nell'arco di neanche una decina d'anni, dal 1933, anno di fondazione, al 1940, la Fontana Arte era dunque diventata un simbolo del gusto, dello stile e della raffinatezza anche se, come apprendiamo da documenti dell'epoca, i risultati economici, pur ragguardevoli, venivano notevolmente penalizzati dai costi astronomici che tali produzioni artistiche richiedevano.
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mercoledì 16 gennaio 2013

AMALRIC WALTER La riscoperta della pasta di vetro: 2 febbraio – 12 maggio 2013

AMALRIC WALTER La riscoperta della pasta di vetro
2 febbraio – 12 maggio 2013
A cura di Paolo Bellomo e Carlo Mitarotonda Più di 400 oggetti esposti, organizzati cronologicamente, che vanno a coprire l’intero arco di produzione dell’artista, mettendone in risalto le diverse tematiche affrontate. Si affiancano documenti cartacei, foto originali, pezzi unici e oggetti con simbologie religiose, da cui emerge la specialissima alchimia fatta di dolcezza, meditazione, fantasia e colore che contraddistingue il suo lavoro. Murano, Museo del Vetro, Fondamenta Giustinian 8, Tel. +39 041 739586 - Fax +39 041 5275120 museo.vetro@fmcvenezia.it COLLEGAMENTO AL MUSEO

FONTANA ARTE

Nel 1881, Luigi Fontana, assieme a un gruppo di amici aristocratici, banchieri e professionisti, fonda a Milano, in via Rosolino Pilo 17, una società di commercializzazione e lavorazione del vetro in lastre: la «Luigi Fontana e Compagni». In un periodo di grande incremento per l'architettura e la decorazione, dove per la prima volta veniva fatto largo uso di vetro in lastre nell'edilizia, ma anche per caratterizzare gli arredi, in pochi anni la ditta si sviluppò enormemente. Alla vendita delle lastre di vetro, si affiancarono il taglio, la molatura, l'argentatura, la decorazione, la legatura, tutte operazioni che precedentemente venivano per lo più effettuate all'estero, mancando in Italia ditte specializzate. Per l'approvvigionamento delle lastre di vetro, per lunghi anni la Fontana dipese interamente dall'estero, prevalentemente da Francia, Belgio e Inghilterra: soltanto nel 1893 dopo che la Saint-Gobain aprì uno stabilimento di produzione a Pisa, la Fontana poté cominciare a rifornirsi con maggiore facilità sul mercato nazionale.
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FONTANA ARTE

Luigi Fontana & C. SA e la nascita di Fontana Arte
Nel 1881 nasce a Milano una società il cui scopo è la commercializzazione e la lavorazione del vetro in lastre: la «Luigi Fontana e Compagni», con sede in via Rosolino Pilo 17. Ne è fondatore un ventisettenne milanese, Luigi Fontana, figlio della buona borghesia milanese che aveva con vinto un gruppo di amici, tutti aristocratici, banchieri, professionisti o rentiers, appartenenti alla Milano bene di allora a partecipare a questa avventura finanziaria assolutamente nuova per i tempi. Durante i suoi numerosi viaggi all'estero si era reso conto delle grandi potenzialità offerte a questo settore dal grande incremento che stava avendo in quei tempi l'architettura e la decorazione, specialmente sulla scia delle grandi esposizioni universali, dove per la prima volta veniva fatto largo uso di vetro in lastre nell'edilizia, specie per la costruzione di grandi padiglioni, ma anche per caratterizzare gli arredi, sfruttando nuove tecniche di la/ vorazione. In realtà nessuno dei soci era esperto del settore, ma l'entusiasmo e la lungimiranza di Luigi Fonta na fecero sì che la scelta risultasse vincente. In pochi anni la ditta si sviluppò enormemente, puntando non solo sulla vendita delle lastre di vetro, ma spes cialmente su quelle che erano chiamate le «seconde lavorazioni», in particolare: taglio, molatura, argentatura, decorazione, legatura, tutte operazioni che precedentemente venivano per lo più effettuate all'estero, mancando in Italia ditte specializzate in tal senso. Un'architettura in piena espansione, soprattutto nelle grandi città, fece sì che la Fontana si espandesse rapida mente, in un regime di semi monopolio del settore, e anche il tentativo di un'altra ditta, la Tenca & C., di en/ trare in concorrenza, pur con mezzi maggiori, finì rapidamente con l'annessione di quest'ultima, nel 1897, e con la fondazione della «Luigi Fontana & C. Soc. Acc. Semplice», che riprese la sua posizione di leader assoluto, vendendo liberamente i suoi prodotti in tutta Italia. Per quanto concerne l'approvvigionamento della materia prima, le lastre di vetro, per lunghi anni la Fontana dipese interamente dall'estero, in quanto le ditte produttrici si trovavano tutte in Francia, Belgio e Inghilterra: fu soltanto nel 1893 che la Saint'Gobain aprì uno stabilimento di produzione a Pisa, dove la Fontana potè comin/ ciare a rifornirsi con maggiore facilità rispetto ai fornitori esteri. Le dimensioni della Fontana crebbero con incredibile velocità, sia per la grande richiesta del mercato, sia per l'efficienza e la maestria con cui venivano eseguiti i suoi prodotti. Nel 1906 essa partecipò alla Fiera internazio' nale di Milano, con un padiglione, a dir poco, faraonico, che ebbe l'onore di essere visitato dai sovrani d'Italia, come ebbe modo di immortalare con grande risalto la stampa dell'epoca. Gli obbiettivi finali della Fontana non furono comunque soltanto di natura commerciale, finalizzata al sempli/ ce guadagno, ma già all'inizio del secolo xx furono molto attenti a quelle che erano le nuove tendenze nel camp po dell'architettura e della decorazione, seguendo i dettami di quel movimento che in Italia prese il nome di stile Liberty e che, come attestano i suoi cataloghi dell'epoca, trovarono applicazione nelle vetrate policrome, le inse/ gne pubblicitarie, i vetri smaltati, gli specchi molati e decorati, persino i mobili con molte parti vitree, le vetrine dai grandi vetri curvati, rappresentando per l'Italia un fatto assolutamente nuovo e inaspettato, di grande impat' to sul pubblico, e se vogliamo quasi un presagio, o per meglio dire un'anticipazione, di quella vocazione artisti' ca, legata alle arti applicate, che anni dopo avrebbe trovato la sua massima espressione nella Fontana Arte.
Franco Deboni
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lunedì 14 gennaio 2013

Considerazioni sull’arte di AMALRIC WALTER - Giorgio Catania

Per meglio comprendere l'opera di Amalric Walter è necessario che questa venga collocata in un contesto storico, culturale e geografico più ampio. L'importanza della Lorena e di Nancy, infatti, nel revival delle arti decorative in Francia, contava una grande tradizione fin dalla corte di Stanisław Bogusław Leszczyński (Leopoli 1677 - Lunéville 1766), suocero del re di Francia Luigi XV, dal quale ottenne il ducato di Lorena. Artisti di grande talento (pittori, scultori, ebanisti, architetti e maestri vetrai), dall'osservazione della natura, traevano ispirazione per le loro opere. Emile Gallé, nel tentativo di creare una sinergia tra scienza, arte e industria, nel 1901 fondò l' "Ecole de Nancy" - vennero organizzati svariati corsi e istituito un Conservatorio. Un periodo di rapide e profonde trasformazioni era iniziato, e anche il "vetro d'arte" ne seguì il percorso: vennero intraprese nuove sperimentazioni andando incontro a risultati originali ed esclusivi. In questi vetri, Art Nouveau e Art Déco, vi è racchiusa la pittura, la scultura, la grafica; sono opere che per gusto, cultura figurativa, tecnica e bellezza hanno raggiunto il massimo livello espressivo. Come i suoi coetanei Argy-Rousseau, Albert Dammouse e François Décorchemont, Amalric Walter fa parte di una seconda generazione di ricercatori, che hanno seguito le orme di Henri Cros (1840-1907), il pioniere che dopo essersi dedicato alla pittura ad encausto, ispirato dal vetro colorato egiziano e dalla scultura greca, aveva iniziato a dedicarsi alla pâte-de-verre. Walter ha quindi l'opportunità di studiare e di inserirsi in una grande tradizione per quanto riguarda questa arte. Nella sua ricerca, protrattasi per decenni con tecniche e materiali sempre più consoni al suo desiderio di perfezione, ha utilizzato quanto di meglio il suo tempo gli consentiva; per produrre sculture policrome con grandi sfumati, ha cercato di riempire gli stampi in modo selettivo, mettendo i grani di vetro colorato in aree specifiche. LEGGI TUTTO SU ARTE RICERCA

AMALRIC WALTER - Giorgio Catania

Amalric Walter nasce il 19 maggio 1870 a Sèvres, quando la Francia vive un periodo di grande fermento per le arti visive, decorative e plastiche; la pittura francese, la scultura, il design e l'architettura sono in piena esplosione creativa. Appena quindicenne, nel 1885, il giovane Walter viene ammesso alla scuola della "Manifattura Nazionale di Porcellana di Sèvres", dove già il nonno ed il padre avevano lavorato, diventando apprendista come pittore di ceramica. Qui riceve una formazione completa in termini di competenze tradizionali; apprende i metodi di fabbricazione con modelli e stampi, acquisisce le tecniche di pittura e smaltatura. Dopo il servizio militare, nel 1893, è assunto come decoratore di vasi in ceramica a Sèvres; tre anni più tardi vince una medaglia di bronzo alla mostra Nazionale e Coloniale di Rouen. Quando Walter manifesta il suo interesse per il vetro artistico, in Francia, Emile Gallé (Nancy 1846 – 1904), René Lalique (Aÿ 1860 - Parigi 1945) e la Daum Nancy, condotta da Jean Daum (1825-1885) e dai figli Auguste (1853-1909) e Antonin (1864-1930), sono i massimi esponenti del settore e godono già di grande fama. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU ARTE RICERCA

Blog ArteRicerca: The Amalric Walter Research Project and subsequent...

Blog ArteRicerca: The Amalric Walter Research Project and subsequent...: In August 2006 Broadfield House Glass Museum in the UK held the first solo exhibition of the French pâte de verre artist Amalric Walter (...

Blog ArteRicerca: La ricerca sulle tecniche e metodologia di Amalric...

Blog ArteRicerca: La ricerca sulle tecniche e metodologia di Amalric...: Nell'agosto 2006, per la prima volta al mondo, nel Regno Unito - alla Broadfield House Glass Museum - si è tenuta una mostra personale d...

Blog ArteRicerca: AMALRIC WALTER - LA CERAMICA

Blog ArteRicerca: AMALRIC WALTER - LA CERAMICA: Amalric Walter nasce nel 1870 a Sèvres, dove all'età di quindici anni, seguendo le orme del nonno e del padre (pittori-decoratori presso la ...

AMALRIC WALTER - La riscoperta della pasta di vetro Dal 2 febbraio al 12 maggio 2013 - Museo del Vetro, Murano

***GRANDE MOSTRA SU "AMALRIC WALTER"*** "La riscoperta della pasta di vetro" - 2 febbraio – 12 maggio 2013 - MUSEO DEL VETRO - MURANO - a cura di Paolo Bellomo e Carlo Mitarotonda Una grande mostra dedicata all’artista francese Amalric Walter (Sèvres, 1870 – Lury-sur-Arnon, 1959) e alla sua produzione, con un'esposizione di opere senza precedenti. Circa 400 gli oggetti esposti, in ordine cronologico, che vanno a coprire l’intero arco di produzione dell’artista, mettendone in risalto le diverse tematiche affrontate. Inoltre, diversi documenti cartacei, foto originali, pezzi unici e oggetti a tema religioso. LEGGI L'ARTICOLO ORIGINALE

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ARTE RICERCA nasce con la finalità di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano. Il portale, no-profit, raccoglie e divulga tematiche inerenti la pittura, la scultura, la grafica, l’incisione, la ceramica, il vetro artistico, la fotografia, ecc.., propone biografie di artisti, testi, pubblicazioni, edizioni audiovisive e multimediali. Pubblica studi e ricerche sulle opere e sugli artisti italiani e stranieri di tutti i periodi storici. Oltre ad essere uno strumento di indagine, offre spazi a studenti, docenti e appassionati, dove pubblicare estratti da tesi, biografie, ricerche ed articoli, sempre inerenti l’Arte, senza alcun costo. ARTE RICERCA

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FONTANA ARTE rappresenta un unicum nel panorama delle Arti Applicate del XX secolo, non solo in Italia, ma nel mondo. In un arco di tempo di poco più che un trentennio, divenne la più straordinaria azienda specializzata nell'uso dei cristalli, applicati all'illuminazione e agli arredi, caratterizzati da modernità di concezione ed esecuzione perfetta. Umberto Allemandi & C - 336 pagine, 562 illustrazioni € 150,00